Don Emanuele Merlini, parroco di Robbiate, nel ricordo che la sua Comunità ha raccolto in volume per il centenario dalla nascita milanese del sacerdote. Segue la recensione a firma di Matteo Dossi.
Edito dalla Parrocchia di Robbiate nel 2013, il libro Don Emanuele, il tratto della discrezione restituisce tra parola e immagine il mandato pastorale di Don Emanuele Merlini in occasione del centenario dalla sua nascita. Tra il 1952 e il 1988 il sacerdote fu parroco di Robbiate dove, fino alla morte occorsa nel 2001, ha poi coadiuvato il ministero del suo successore.
A cura di Anna Salvioni, Flavio Riva, Francesco Oltolini, Gianfranco Brivio e Giovanni Magni, il volume raccoglie fotografie in colori nostalgia e vivaci testimonianze di quanti hanno conosciuto e stimato Don Emanuele Merlini. Dalla nascita milanese il 7 ottobre 1913 (i suoi genitori sono entrambi classe 1884) alla formazione in seminario tra il 1925 e il 1937; quindi l’ordinazione sacerdotale in Duomo, il 22 maggio 1937, e l’impegno pastorale presso le parrocchie cittadine di Santo Stefano, Santa Maria delle Grazie al Naviglio e San Tomaso in Terramara prima della nomina a parroco in Robbiate.
1956 – Don Emanuele accoglie il Card. Giovanni Battista Montini in visita pastorale a Robbiate 1997 – Il Card. Carlo Maria Martini nomina Don Emanuele Cappellano di Sua Santità
Inni alti come montagne e montagne alte come inni: nel volume non mancano nemmeno la Schola Cantorum, costituita per sua speciale iniziativa nel 1979, né la sua tessera di socio CAI, amante com’era dei sentieri che portano in vetta, belli e faticosi. Don Emanuele Merlini era valido musicista e competente musicologo; sapevo dunque come si ama il silenzio della montagna. Fin da ragazzo scalava Cervino, Bernina, Disgrazia, Cevedale e Monte Bianco. Sulla Grignetta portò ache l’Oratorio femminile e fu pioniere del campeggio sulle Alpi per favorire la crescita spirituale, umana e concreta delle ragazze.
Il suo tratto costitutivo era la discrezione, lineamento di una più ampia arte della divina semplicità: da lui emanavano humour, pazienza, fiducia, pace interiore. Qualcosa di questa postura così esemplare e risolta traspare ancora dalle foto. Il libroè generosamente fotografico, riferendo dagli archivi le visite pastorali con Don Emanuele nella rispettosa confidenza dei Cardinali ambrosiano: tra questi, Carlo Maria Martini lo insignì della nomina a Cappellano di Sua Santità.
Matteo Dossi