Trezzo sull’Adda, anni Ottanta. Correva, tra gli uffici dell’Amministrazione Comunale allora in carica (giunta Ghinzani), l’idea di trovare un modo per valorizzare il territorio di Trezzo che, tra storia e natura, tanto aveva da offrire. La risposta era semplice: serviva una Pro Loco. Così, nel gennaio 1983, anche Trezzo ne ebbe una tutta sua. Dall’atto costitutivo, si presentava come “un’associazione apartitica e senza scopo di lucro che si pone di riunire gli enti, le istituzioni e soprattutto le persone di buona volontà che possono e vogliono partecipare allo sviluppo turistico e culturale della nostra comunità”.
Da allora, con la collaborazione di Comune, commercianti, volontari e soci, Pro Loco Trezzo sull’Adda è cresciuta: ha festeggiato, ancora bambina, i suoi primi dieci anni; poi giovane, ma già matura di esperienze, ha toccato i venti; divenuta adulta, ha celebrato in pompa magna i trenta e, in capo a tre anni, si appresta a festeggiare i gloriosi quaranta. Riguardo alla cura del sopracitato “sviluppo turistico e culturale” e della promozione della storia locale, per cui Pro Loco si prodiga con entusiasmo, ripercorriamo insieme alcune tappe.
Nel 1992 l’allora presidente Giorgio Bareggi promuove il trasferimento della tomba longobarda detta “del Gigante” dal magazzino comunale, in cui versava in condizioni poco rosee, alle sale sotterranee del Museo Longobardo, nel parco del castello, dove si trova ancora oggi. Nel 2003, in virtù del successo riscosso tra i turisti, si procede a una riqualifica del percorso didattico sui Longobardi per dare visibilità ai reperti rinvenuti nella zona, con tanto di conferenze aperte al pubblico sui Longobardi e sul fiume. Nel 1995 viene aggiunto un pezzo del puzzle: la Pro Loco ottiene la gestione delle visite guidate al Castello Visconteo grazie a una convenzione (rinnovata annualmente) con l’Amministrazione Comunale; più avanti, si aggiunge anche il tassello della centrale idroelettrica «Alessandro Taccani», tramite un’altra convenzione con Enel.
Alla storia si affianca poi l’arte: con l’inaugurazione della Quadreria Crivelli (2014), nell’omonima villa attuale sede della biblioteca comunale, si aprono le porte di una piccola ma preziosa collezione di dipinti, stampe e arredi appartenuti al nobile Vitaliano Crivelli, patriota dal cuore d’artista, che fu proprietario della villa trezzese nell’Ottocento. Fresca di 2020 è invece la collaborazione con il MUVA (Museo della Valle dell’Adda), con sede nell’incantevole Villa Gina a Concesa, per la conduzione delle visite guidate. Il neonato museo propone un originale percorso interattivo su storia, geografia e natura del medio corso dell’Adda. Un’attenzione all’ambiente e alla natura che Pro Loco Trezzo ha da sempre e coltiva anche con i percorsi naturalistici guidati sul lungofiume, dedicati ad adulti e bambini.
Se, nei primi anni di vita dell’associazione, erano i consiglieri a condurre i turisti per le attrazioni trezzesi, dalla fine degli anni Novanta nasce il Gruppo Guide, che diventa presto parte del cuore pulsante della Pro Loco accanto al Consiglio d’Amministrazione. Gli informatori turistici di Pro Loco Trezzo (attualmente sono più di venti!) si danno da fare per far scoprire ai visitatori le bellezze della città. All’inizio la chiamata era stata rivolta agli studenti universitari, poi il raggio di età si è allargato, restando comunque tuttora un ambiente “giovane”.
Qualità e preparazione sono sempre garantite: per salire a bordo, è richiesto il superamento di un esame d’ingresso (un tempo una tesina, oggi un esame orale) su storia e caratteristiche di Trezzo e dei suoi luoghi di interesse. Le guide “veterane” hanno tenuto, di recente, corsi di ripasso e aggiornamento per i colleghi, con il supporto di puntuali ricerche storiche e d’archivio da loro stesse realizzate.
Tantissime sono state anche le manifestazioni e iniziative, alcune oggi non più replicate ma rimaste nella mente dei trezzesi (come Adda Danza, il palio delle contrade, le annuali gite…), altre nuove ma più che apprezzate dal pubblico, insieme a quelle ormai divenute tradizione: il presepe in Castello nel periodo natalizio; la Befana dell’Adda, con la distribuzione delle calze ai bambini; il Povero Piero, premiato come “Meraviglia italiana” nel 2012 (il fantoccio viene realizzato dai consiglieri della Pro Loco); la Fagiolata del Barnabò, nei giorni della sagra di Trezzo (dal 2012); Halloween al castello… E poi le visite guidate teatralizzate in notturna, San Valentino e Capodanno sulla torre, le mostre, i laboratori per i bambini. E solo per citarne alcune.
Nel 2001 si raggiungeva il record di 3.400 turisti al castello («Gazzetta della Martesana», 10.12.2001): erano gli anni del presidente Giuseppe Galli e dell’eredità del suo predecessore Bareggi, che diedero una vera svolta all’associazione (sotto Galli si arrivò al picco di 600 soci Pro Loco). Il seminato è stato raccolto e coltivato: mischiando novità e tradizione con entusiasmo e la fondativa “buona volontà”, nel 2019 (siamo al settimo presidente, Luca Ratti) si è arrivati a circa 40.000 visitatori, compresi quelli alla Taccani e a Villa Crivelli. Il 2020 ha segnato per tutti una pausa forzata, ma già da qualche mese Pro Loco è ripartita, in tutta sicurezza, ovviamente.
In trentotto anni di associazione, di acqua sotto i ponti ne è passata, e altr’acqua non poteva che essere quella dell’Adda, costante compagna dello scorrere della vita della città. L’augurio è che possano essercene altrettanti, e altrettanto proficui.
per la Pro Loco di Trezzo sull’Adda, Martina Molino
Sito web: www.prolocotrezzo.com
E-mail: info@prolocotrezzo.com
Telefono: 02 9092569 / 345 9132210
Facebook: @proloco.trezzosulladda
Instagram: @prolocotrezzo
Buonasera, ho partecipato ieri insieme a mio nipote di 13 anni per Villeaperte alla visita del castello di Trezzo con attori. Lodevole la presenza dell’accompagnatore e la bravura degli artisti. Non ho compreso il senso della rappresentazione incentrata su un personaggio cosi’ brutto e cruento testimone della violenza di ieri ( e di oggi) . Trezzo, il castello e la torre, il paesaggio circostante sono luoghi ricchi di storia e di bellezze; celebrare per es. il genio di Leonardo ( ricordato con stampe all’interno della Torre che meritano di attrarre il visitatore), l’uso dell’acqua per il commercio etc. mi sembrerebbe piu’ interessante e adeguato ad una rappresentazione. Pur ringraziando dell’opportunita’ consiglierei di ripensare il tema quale opportunita’ di comunicare qualche cosa di positivo e di bello per lo spettatore.
Buongiorno,
la ringrazio per il suo commento, e la invito a scrivere a Pro Loco Trezzo per rivolgere loro i suoi suggerimenti. Noi, come Ecomuseo Adda di Leonardo, sosteniamo le associazioni impegnate nella valorizzazione culturale e turistica del nostro territorio e del suo patrimonio, ma nel caso specifico le visite teatralizzate sono organizzate in modo indipendente da Pro Loco Trezzo. Può trovare i loro contatti sul loro sito: https://www.prolocotrezzo.com/website/contatti.aspx.